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07/12/2015

Roma

'L'Abbiamo Fatta Grossa' uscirà il 28 Gennaio 2016.

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Roma
Sorrento
02/12/2015

Sorrento

Alle Giornate Professionali del Cinema a Sorrento Carlo Verdone presenta agli esercenti 5 minuti del film 'LAbbiamo Fatta Grossa' insieme ad Antonio Albanese. Grande accoglienza da parte dei presenti.

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02/12/2015

Sorrento

Carlo e Antonio con Aurelio e Luigi De Laurentiis prima della presentazione di 'L'Abbiamo Fatta Grossa'.

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Sorrento
Sorrento
02/12/2015

Sorrento

Antonio Albanese e Carlo Verdone a Sorrento per la presentazione del nuovo film 'LAbbiamo Fatta Grossa'.

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27/11/2015

L'Abbiamo Fatta Grossa

Terminato il mix finale del film 'L'Abbiamo Fatta Grossa' il 27 novembre 2015.

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L'Abbiamo Fatta Grossa
Berlino
02/10/2015

Berlino

Più di 700 spettatori al cinema Babylon, storico cinema di Berlino Est, per Sotto Una Buona Stella.

Carlo prima della proiezione ha presentato il primo film della personale a lui dedicata a Berlino con i critico Valerio Magrelli e lo sceneggiatore Pasquale Plastino

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02/10/2015

Berlino

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Berlino
Roma
24/10/2015

Roma

Festa del Cinema di Roma. Carlo Verdone e Paola Cortellesi converseranno, Sabato 24 Ottobre, con Antonio Monda in un duetto all’Auditorium Parco della Musica alle 18,00.

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01/10/2015

Berlino

L’Istituto Italiano di Cultura a Berlino dedica in sala una retrospettiva dedicata a Carlo Verdone. Saranno 6 le pellicole ,sottotitolate, presentate al pubblico berlinese.

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Berlino
Roma
06/07/2015

Roma

Iniziano le riprese del film di Carlo “L’Abbiamo Fatta Grossa”. Insieme a lui, come coprotagonista, Antonio Albanese.

E con Anna Kazian, Clotilde Sabatino, Virginia Da Brescia e la partecipazione speciale di Massimo Popolizio. Le riprese termineranno a metà settembre.

L’uscita prevista è per il 28 Gennaio 2016. Produzione Filmauro. Distribuzione Filmauro-Universal.

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23/06/2015

Riccione

Premio speciale 'CinèCiak d'Oro Absolut Comedian 30 anni' a Carlo Verdone.

Carlo Verdone vince il premio speciale Absolut Comedian 30 anni, votato dai lettori come regista, attore e sceneggiatore italiano più significativo degli ultimi tre decenni della commedia.

“Non posso che essere emozionato e felice per la scelta dei lettori di CIAK, ai quali va il mio più affettuoso e sincero ringraziamento”, ha dichiarato Carlo Verdone.

“Continuare, sempre con lo stesso entusiasmo, a raccontare più di trent’anni di fragilità, mitomanie, difetti, difficoltà e mutazioni nel linguaggio in un’Italia sempre più complessa e confusa è stato un lavoro assai faticoso. Ma il mantenimento intatto della curiosità e dello stupore mi hanno sempre sostenuto.

Questo premio prestigioso va al mio pubblico. Senza la sua fiducia non avrei mai potuto raggiungere più di tre decenni, nei quali ho tentato di coniugare quello che si aspettava da me e quello che volevo sinceramente rappresentare. Grazie per regalarmi una delle più belle giornate della mia lunga carriera”, ha concluso Carlo Verdone.

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Riccione
Università di Chieti
22/05/2015

Università di Chieti

A Carlo Verdone viene assegnato il Premio “Penne per la Scrittura”. Prima della cerimonia Carlo, all’Università di Chieti, ha fatto un lungo intervento agli studenti nell’aula magna del campus universitario.

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13/05/2015

Roma

Il nuovo film di Carlo Verdone , il cui titolo verrà annunciato da Luigi ed Aurelio De Laurentiis nel corso delle giornate a Riccione, inizierà tra la fine di Giugno 2015 e i primi di Luglio. L’uscita, stabilita dalla Universal distribuzione, dovrebbe avvenire entro i primi 30/40 giorni del nuovo anno.

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Roma
Roma
11/05/2015

Roma

Casa del Cinema. Carlo con Matteo Garrone alla premiazione Tim Vison Awards.

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19/04/2015

Lecce

'Più Buio di Mezzanotte' di Sebastiano Riso vince il Premio Mario Verdone, consegnato da Carlo, Luca e Silvia Verdone , nell'ambito del Festival del Cinema Europeo di Lecce.

Il regista Sebastiano Riso con il film “Più buio di Mezzanotte”, distribuito da Luce Cinecittà e presentato l’anno scorso in concorso alla Semaine de la Critique al Festival di Cannes, si è aggiudicato la sesta edizione del Premio Mario Verdone, riconoscimento assegnato dai fratelli Carlo, Luca e Silvia Verdone nell’ambito del Festival del Cinema Europeo di Lecce.

“Più buio di mezzanotte”, che è appena uscito in Francia in 50 sale, ha avuto la meglio su “Perfidia” di Bonifacio Angius e “Last Summer” di Leonardo Guerra Seràgnoli.

“Non è stato semplice scegliere chi premiare – ha dichiarato Carlo Verdone a nome anche di Luca e Silvia Verdone – le 3 opere erano diversissime ma tutte girate con molto rigore e disciplina. Sono convinto che i tre esordienti faranno una splendida carriera. Purtroppo il regolamento non prevede un ex-aequo e ci dispiace”.

Il Premio Mario Verdone – istituito dal Festival del Cinema Europeo di Lecce insieme al Centro Sperimentale di Cinematografia e al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in accordo con la famiglia Verdone – viene assegnato ad un giovane autore (massimo 35 anni) che con la sua opera prima si è particolarmente distinto nell’ultima stagione cinematografica. Il riconoscimento vuole onorare il critico, saggista e storico del cinema Mario Verdone, sempre attento nella scoperta di artisti di talento, non solo nel Cinema ma nel mondo dell’arte in generale, come dimostrano i suoi numerosi saggi e scritti.

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Lecce
Roma
31/03/2015

Roma

Paolo e Carlo Verdone incontrano il chitarrista Steve Wilson al Teatro Sistina.

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31/03/2015

Mons (Belgio)

Proiezione a Mons (Belgio) di “Sotto una Buona Stella”

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Mons (Belgio)
Roma
04/04/2015

Roma

Carlo Verdone annuncia la presenza di Antonio Albanese, come coprotagonista, nel suo prossimo film. Il film, ancora senza titolo, è stato scritto dallo stesso Carlo Verdone con Pasquale Plastino e Massimo Gaudioso.

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27/03/2015

Montecosaro (Macerata)

Visita di Carlo al “Museo del Cinema a Pennello” di Paolo Marinozzi. Per l’occasione è stato allestito un settore ricco di oggetti appartenuti ai set di Verdone: dal Jukebox di Compagni di Scuola, al Flipper e alla moto di Troppo Forte. Dal giaccone autentico di Oscar Pettinari. E da molti bozzetti e dipinti di suoi manifesti storici.









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Montecosaro (Macerata)
Grosseto
07/03/2015

Grosseto

Carlo riceve il Premio alla carriera dalla città di Grosseto. Alla fine dell’incontro con il pubblico, al Cinema Teatro Moderno, è stato proiettato “Al Lupo Al Lupo” in ricordo di molte sequenze girate nel grossetano.

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27/02/2015

Mons (Belgio)

“Sotto Una Buona Stella” apre Le Festival d’Amour a Mons. Presentati nella rassegna anche “Io Loro e Lara” e “Posti in Piedi in Paradiso” con la presenza di Carlo Verdone.

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Mons (Belgio)
Parigi
19/02/2015

Parigi

Nell’ambito della Rassegna al Cinema Arlequin “De Rome à Paris”, Sotto Una Buona Stella” apre la rassegna dei film italiani a Parigi con la presenza di Carlo Verdone.

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17/12/2014

Ginevra

'Sotto Una Buona Stella' esordisce in sala a Ginevra fino al 15 gennaio.

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Ginevra
'Cenerentola' diretta da Carlo Verdone al cinema per festeggiare il Natale
19/11/2014

'Cenerentola' diretta da Carlo Verdone al cinema per festeggiare il Natale

La storia d'amore più romantica di tutti i tempi apre i festeggiamenti del Natale.

Il 23 dicembre debutterà nelle sale italiane CENERENTOLA, la favola musicata da Gioachino Rossini, nella versione cinematografica presentata da Andrea Andermann e diretta da Carlo Verdone.

Una dolce fanciulla maltrattata dalle arcigne sorellastre, rapisce il cuore del principe azzurro che dopo il ballo perde le sue tracce. L’innamorato non troverà pace sino a quando non incrocerà nuovamente lo sguardo dell’amata CENERENTOLA.

Al cinema giunge una favola per bambini di tutte le età grazie al vastissimo materiale registrato mai andato in onda e alle nuove immagini di animazione di Annalisa Corsi e Maurizio Forestieri, che si integrano alle centinaia di inquadrature dei 35 punti di vista delle telecamere per un lavoro di montaggio durato sei mesi, minuziosamente seguito dal produttore Andrea Andermann.

Raccontata in circa 850 versioni, in tutti i paesi del mondo sin dai tempi della XXVI Dinastia (664-525 a.C.) in Egitto, Gioachino Rossini trae la sua Opera dalla versione di Charles Perrault del 1697. Molte furono le variazioni, rispetto alla fiaba, che Giacomo Ferretti dovette introdurre nel libretto musicato da Rossini. Sin dalla prima rappresentazione del gennaio 1817 presso il Teatro Valle di Roma, scompaiono la fata, i graziosi animaletti che accompagnano Cenerentola al ballo, lo stesso ballo, la mezzanotte, e persino la scarpetta di cristallo, per non urtare la sensibilità dell’illuminato pubblico romano e rispettare la censura papale.

Ma dopo la versione Disney (1950), si può immaginare Cenerentola senza carrozza magica o senza animali della foresta che la circondano?

Il progetto cinematografico di Andrea Andermann diretto da Carlo Verdone non solo recupera la magia del racconto di Perrault grazie alle animazioni di Annalisa Corsi e Maurizio Forestieri, ma anche la scena del ballo per la quale viene utilizzata la musica del balletto dell’Armida dello stesso Rossini.

“La possibilità di vedere su grande schermo un film così particolare – dichiara Carlo Verdone - nato in diretta per la televisione ed ora rielaborato appositamente per il cinema, mi dà una grandissima soddisfazione, essendomi impegnato in un’operazione di alto spessore con una regia che ritengo divertita e divertente.”

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07/11/2014

Carlo riceve le Prix Amilcàre

Villerupt (France) Carlo riceve le Prix Amilcàre alla carriera.

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Carlo riceve le Prix Amilcàre
Ginevra  - “Sotto Una Buona Stella” in sala per le feste natalizie
17/12/2014

Ginevra - “Sotto Una Buona Stella” in sala per le feste natalizie

“Sotto Una Buona Stella” in sala per le feste natalizie fino al 15 Gennaio. Sottotitoli in francese.

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03/12/2014

Sorrento - Biglietto d’Oro a “Sotto Una buona Stella”

Biglietto d’Oro a “Sotto Una buona Stella” come secondo film di maggior incasso italiano 2014. Carlo Verdone e Paola Cortellesi con i produttori del film Aurelio e Luigi De Laurentiis, ritireranno il riconoscimento.

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Sorrento  - Biglietto d’Oro a “Sotto Una buona Stella”
Villerupt  - Sotto Una Buona Stella al Palais du Cinema
08/11/2014

Villerupt - Sotto Una Buona Stella al Palais du Cinema

Proiezione di Sotto Una Buona Stella al Palais du Cinema di Villerupt con 750 spettatori. A seguire proiezione a Città del Lussemburgo con 300 spettatori.

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05/10/2014

Intervista rilasciata da Mario Verdone su Carlo

A Mario Verdone, padre di Carlo, storico del cinema e critico cinematografico, grande ambasciatore del cinema italiano nel mondo, abbiamo rivolto qualche domanda sconfinando inevitabilmente (confidando nell’indulgenza dell’intervistato) anche nel privato, ma soltanto per tentare di penetrare meno superficialmente nella personalità artistica del figlio...
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Intervista rilasciata da Mario Verdone su Carlo
Premio Amilcàre alla carriera
07/11/2014

Premio Amilcàre alla carriera

Villerupt (Francia). Consegna del Premio Amilcàre alla carriera a Carlo Verdone nell’ambito della Rassegna Cinematografica di Villerupt. Saranno proiettati tre di film di Carlo. Prima della premiazione sarà presentato “Sotto Una buona Stella”.

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16/10/2014

Istituto Italiano di Cultura a Parigi

Parigi. All’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, proiezione di “Sotto Una Buona Stella” con la presenza di Carlo.

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Istituto Italiano di Cultura a Parigi
Festival du Cinéma Italien
09/10/2014

Festival du Cinéma Italien

Annecy (Francia). “Sotto Una Buona Stella” parteciperà al Festival du Cinéma Italien ad Annecy con la presenza di Carlo Verdone

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01/09/2014

Venezia - A Carlo Verdone assegnato il Premio Bresson 2014.

Carlo Verdone riceve il Premio Bresson alla presenza Dell'Arcivescovo di Parma S.E Mons. Solmi, Don Ivan Maffeis direttore della Rivista del Cinematografo e Mons. Dario Vigano'.

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Venezia - A Carlo Verdone assegnato il Premio Bresson 2014.
Carlo alla Mostra del Cinema come giurato e per ritirare il prestigioso Premio Bresson
28/08/2014

Carlo alla Mostra del Cinema come giurato e per ritirare il prestigioso Premio Bresson

L’OSSERVATOREROMANO
mercoledì 27 agosto 2014

Quando il direttore della Mostra cinematografica di Venezia, Alberto Barbera, mi ha chiesto di far parte della giuria ufficiale del festival come unico rappresentante italiano, ho accettato subito con vera gioia. E i motivi sono due: non solo potrò vedere e giudicare delle pellicole che, sulla carta, appaiono molto interessanti, ma tornerò al Lido dove, da adolescente, ho trascorso le più belle estati della mia vita.

Sì, perché mio padre Mario, alla fine degli anni Cinquanta e all’inizio dei Sessanta, fu uno dei dirigenti e dei selezionatori delle opere in concorso. All’epoca la Mostra era un grandissimo evento e i preparativi iniziavano già da luglio; per questo tutta la nostra famiglia si trasferiva per più di due mesi al Lido, in un appartamento preso in affitto che era di una famiglia di cui ricordo ancora il cognome, i Venturi.

Tutto era realmente elegante: paparazzi discreti, grande rispetto per le star, l’arenile ben curato dove nessuna voce ad alto volume soffocava il rumore delle piccole onde sulla spiaggia. In quei tempi non si esibiva la volgarità, di nessun tipo”, anzi erano anni in cui si esaltavano l’eleganza e il rispetto verso i grandi autori e interpreti. Ricordo, quasi in bianco e nero, la Magnani, la Cardinale, Mastroianni, Fellini, Sordi...

Tutta gente importante perché mi dicevano che erano importanti. E così mi facevo fare, come tutti gli altri, un autografo, rispettando rigorosamente la fila, in religioso silenzio. Un grande veliero ancorato all’orizzonte della spiaggia dell’Excelsior, Il Todaro, fungeva da ristorante di lusso per gli artisti che venivano invitati a pranzare in mezzo al mare nella pace più tranquilla. Insomma, “agli occhi di un ragazzino tutto questo faceva parte quasi di un mondo fiabesco. E sapere che mio padre era tra gli artefici di questa grande festa del cinema, mi rendeva molto orgoglioso di lui”.

Il destino è strano e sorprendente perché mai avrei potuto immaginare che un giorno sarei arrivato a materializzarmi all’interno di questo evento da protagonista. E io che pensavo di diventare un docente di Religioni del Vicino oriente antico, la mia materia preferita, all’università...

Ma la cosa mi riempie di gioia perché nell’aver fatto sì che ciò accadesse avverto la presenza dell’amore di mio padre, che continua a illuminarci. Dalla mia carriera a tutto quello che ne è scaturito, l’insegnamento che ne abbiamo tratto è stato molto alto: curiosità e stupore verso tanti aspetti della vita e dell’umanità, e grande rispetto per l’arte, in particolare per il cinema.

Questa bella notizia di far parte della giuria ufficiale è stata però forse superata da un’altrettanto grande sorpresa: quella di aver ricevuto il prestigiosissimo premio Bresson, che mi verrà consegnato da don Ivan Maffeis per conto dell’Ente dello spettacolo e della «Rivista del Cinematografo ». Non è un premio comune e in genere non viene assegnato ad autori di commedie. L’hanno ottenuto solo grandissimi nomi di assoluta levatura.

La decisione mi ha stupito al punto da chiedermi se lo meritassi veramente. Ma una lettera di don Maffeis, nella quale sottolineava alcuni aspetti del mio lavoro e del mio sguardo verso la società, mi ha chiarito meglio il motivo per il quale la scelta è caduta su di me. Con parole che mi hanno molto commosso e mi hanno fatto capire anche il coraggio di una cultura cattolica molto aperta, che ha voluto porre attenzione, questa volta, su un autore di commedie. Avrò un rimpianto il giorno della consegna: quello di non avere davanti mio padre. Perché dedicherò il premio a lui e al suo lavoro di grande educatore verso noi figli. Lui è stato il migliore e lui, per primo, ringrazierò.

Molti mi chiedono se mi batterò fino alla morte per i film italiani. Certo che mi batterò. Ma loro dovranno aiutare me nello stupirmi e nell’emozionarmi. Non è infatti una competizione sportiva e urge molta onestà nel giudizio. Anche perché gli altri giurati sono molto rigorosi e indirizzati a una qualità molto alta. L’importante è insomma premiare il vero talento. Se sarà italiano sarò strafelice. Ma se sarà un altro vuol dire che è quello ad avere più colto nel segno. E ne dobbiamo gioire in ogni caso.



Il premio Bresson

La Fondazione Ente dello Spettacolo e la «Rivista del Cinematografo» consegneranno il premio Robert Bresson 2014 a Carlo Verdone il 1° settembre nell’ambito della settantunesima edizione della Mostra del cinema di Venezia.

Il premio - un’opera intitolata Hope e realizzata dallo scultore e orafo Andrea Cagnetti, in arte Akelo — è stato istituito nel 1999, ed è assegnato ogni anno, in accordo con il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e il Pontificio Consiglio della Cultura, «al regista che abbia dato una testimonianza significativa del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale dell’esistenza». Nelle precedenti edizioni è stato attribuito a: Giuseppe Tornatore, Manoel de Oliveira, Theo Angelopoulos, Krzysztof Zanussi, Wim Wenders, Jerzy Stuhr, Zhang Yuan, Daniel Burman, Walter Salles, Aleksandr Sokurov, Mahamat Saleh-Haroun, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Ken Loach e Amos Gitai.

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23/07/2014

A Carlo Verdone verrà assegnato il prestigioso Premio Bresson

Sarà consegnato a Carlo Verdone il Premio Robert Bresson 2014. Il cineasta romano verrà premiato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Rivista del Cinematografo in occasione della prossima Mostra del Cinema di Venezia (27 agosto - 6 settembre).

Istituito nel 1999 e assegnato ogni anno dalla più antica rivista cinematografica italiana (RdC è nata nel 1928) in accordo con il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e il Pontificio Consiglio della Cultura, il Bresson è un omaggio a quei registi capaci di fare del proprio lavoro un autentico cammino di ricerca.

Con Verdone, il Bresson torna a premiare un regista italiano dopo tanti anni. L'ultimo era stato Giuseppe Tornatore nel 2003. Nelle ultime edizioni il riconoscimento aveva onorato sempre autori stranieri, come Aleksandr Sokurov, Mahamat Saleh-Haroun, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Ken Loach e Amos Gitai.

Il Premio Bresson a Carlo Verdone viene assegnato con la seguente motivazione: 'Lucido interprete della grande commedia, Carlo Verdone ha saputo ricollocare la tradizione italiana delle maschere e della comicità popolare sul difficile campo d’indagine della società e della cultura. Tra le facce di personaggi indimenticabili, che ci accompagnano e ci divertono da oltre 30 anni, intravediamo il volto fluido di un Paese stravolto – persino travolto – nella transizione dall’anestesia del benessere alle inquietudini del tempo globalizzato, da un provincialismo ricco di certezze a uno spaesamento colmo di paure. Passaggio che Verdone ha saputo cogliere con crescente consapevolezza, frutto anche di una costante maturazione stilistica. A non mutare mai è stata invece la poetica dell'attore e regista romano: graffiante ma garbata, disincantata senza però mai cedere il passo al cinismo.

Che parli di giovani amanti, di coppie scoppiate, di fratelli e sorelle, di padri e figli, il cinema di Verdone si è rivelato ogni volta lo specchio girevole di un'umanità sfibrata ma viva, misera e nobile, capace di tutto, del più bieco e comodo individualismo quanto di un irrefrenabile e splendente desiderio di purezza'.

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A Carlo Verdone verrà assegnato il  prestigioso Premio Bresson
'Sotto Una Buona Stella' vince l' Italian Contemporary Film Festival
19/06/2014

'Sotto Una Buona Stella' vince l' Italian Contemporary Film Festival

Il film “Sotto una buona stella”, diretto e interpretato da Carlo Verdone, ha conquistato il Premio del pubblico all’Italian Contemporary Film Festival di Toronto (12-20 giugno). Una giuria composta da circa 26.000 spettatori, ha decretato il vincitore del prestigioso riconoscimento, assegnato durante la serata conclusiva della kermesse (partner ufficiale del Toronto International Film Festival ed unico Festival del Cinema Italiano in Canada).

“Vincere questo premio è una davvero bella soddisfazione, soprattutto perché mi è stato assegnato da un pubblico composta da italiani, e da una buona percentuale di canadesi” ha affermato Carlo Verdone, che dall’ICFF ha ricevuto anche il Premio alla Carriera. “L’afflusso, nelle sale delle 5 città in cui è stato proiettato il film, è stato notevole, così come incredibile è stata l’ondata di affetto e stima nei miei confronti. Questo premio conferma il fatto che il tema di SOTTO UNA BUONA STELLA è internazionale e comprensibile da tutti i tipi di pubblico; sono sicuro possa essere un buon inizio per la vendita del film all’estero”.

Il film con Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco e Lorenzo Richelmy, prodotto dalla Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, ha sbaragliato la concorrenza di ben 34 film, tra i quali LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE di Pif, LA MIGLIORE OFFERTA di Giuseppe Tornatore e ANNI FELICI di Daniele Luchetti.

SOTTO UNA BUONA STELLA (uscito nei cinema italiani lo scorso 13 febbraio) ha ottenuto dagli spettatori, in media, un voto di 4,75 in una scala di voti compresa tra 1 e 5.

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12/06/2014

Italian Contemporary Film Festival di Toronto

Carlo Verdone, con “Sotto Una Buona Stella” all’ Italian Contemporary Film Festival di Toronto.

Regista, attore e sceneggiatore Carlo Verdone riceverà il Premio alla Carriera dell’ICFF come riconoscimento del suo importante contributo al cinema italiano.

Un veterano del settore, Verdone ha iniziato in televisione, 40 anni fa, e da allora è diventato un pilastro della cultura cinematografica italiana in Italia e nel mondo. La sua fama ha varcato i confini nazionali ed oggi è un personaggio molto amato anche dal pubblico nord americano confermandosi tale anche con la sua ultima interpretazione – molto apprezzata oltreoceano - nel film ‘La Grande Bellezza’ di Paolo Sorrentino, vincitore del Premio Oscar, di un Golden Globe e ai BAFTA Award per il miglior film straniero del 2013.

Verdone sarà al Festival anche per la proiezione del suo ultimo film come regista ‘SOTTO UNA BUONA STELLA’ che si terrà presso la prestigiosa sede del TIFF Bell Lightbox giovedì 19 giugno.

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Italian Contemporary Film Festival di Toronto
Sotto Una Buona Stella
04/06/2014

Sotto Una Buona Stella

'Sotto Una Buona Stella' raggiunge i 10.300.000,00 euro d'incasso nei dati Cinetel

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03/06/2014

Ciak d'Oro

Sulla meravigliosa terrazza del Vittoriano la consegna dei Ciak d'Oro. Carlo Verdone vince il Ciak d'Oro come miglior attore non protagonista per La Grande Bellezza.

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Ciak d'Oro
Nastri d’Argento 2014
29/05/2014

Nastri d’Argento 2014

Proclamazione delle cinquine per i Nastri d’Argento. Sono in lizza “sotto Una Buona Stella” come miglior commedia. Paola Cortellesi come attrice protagonista per lo stesso film. Tonino Zera come miglior scenografo. Umberto Scipione come miglior colonna sonora. A Taormina verrà premiato l’intero cast de “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino.

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22/05/2014

Bianco,Rosso & Verdone

Il 22 Maggio 2014 esce, distribuito dalla Beat Records, la colonna sonora di 'Bianco, Rosso & Verdone' di Ennio Morricone. Un piccolo capolavoro da non perdere.

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Bianco,Rosso & Verdone
Lucca, Real Collegio
24/05/2014

Lucca, Real Collegio

Carlo Verdone incontra il pubblico di Lucca al Real Collegio alle 17,30. Moderatori dell’incontro Mario Bernardi e Demetrio Brandi.

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03/05/2014

Lecce - Festival del Cinema Europeo

Nell’ambito del Festival del Cinema Europeo, il Premio Mario Verdone è andato a Matteo Oleotto per “Zoran il Nipote Scemo”. La selezione dei film in concorso (opere prime o seconde) è stata stabilita da CARLO, Luca e Silvia Verdone. Carlo ha consegnato il riconoscimento all’autore.

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Lecce - Festival del Cinema Europeo
La scomparsa di un ottimo caratterista
30/04/2014

La scomparsa di un ottimo caratterista

La scomparsa di un ottimo caratterista come Angelo Bernabucci, scoperto da me nel 1987 per Compagni di Scuola, mi rattrista molto.

Non faceva l'attore, né aveva mai pensato di farlo. Ma quella voce baritonale romanesca e quella risata contagiosa erano elementi rari in un cinema che cominciava a non più occuparsi di caratteristi. Lo convinsi e piano piano ce la fece.

Ogni giorno era più sicuro e più spontaneo. Mi dedicai molto alla sua performance perché era l'unico personaggio veramente comico del film. E non mi potevo permettere di sbagliarlo. Angelo ebbe un enorme successo e diede al film (uno dei miei migliori) una perla in più.

Sarà nei miei ricordi migliori e nelle mie preghiere. Era veramente una brava persona. E forse uno degli ultimi veri romani di Campo de' Fiori.

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24/04/2014

Bloomington - Indiana University

Carlo nella sala cinematografica dell'Università.

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Bloomington - Indiana University
DVD Award 2014
14/04/2014

DVD Award 2014

All'assegnazione dei DVD Award 2014, nella sezione Documentari vince 'Carlo!' (dedicato all'aspetto privato di Carlo Verdone) di Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni. Il DVD è prodotto dalla Lotus Film e distribuito dalla Mustang Entertainment.

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29/03/2014

Bloomington - Indiana University

Dal 23 al 27 Aprile Carlo Verdone incontrerà gli studenti dei corsi di italianistica e studi francesi con 5 lezioni sulla Commedia Italiana e la proiezione di 5 pellicole dirette ed interpretate da Carlo.

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Bloomington - Indiana University
'La Grande Bellezza' al Quirinale
17/03/2014

'La Grande Bellezza' al Quirinale

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceve a mezzogiorno il regista Paolo Sorrentino con la moglie Daniela, Tony Servillo, Carlo Verdone, Isabella Ferrari e i produttori del film Nicola Giuliano e Francesca Cima de 'La Grande Bellezza'.

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17/03/2014

La Grande Bellezza

'La Grande Bellezza' ricevuta a mezzogiorno dal Presidente Napolitano al Quirinale.

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La Grande Bellezza
'Sotto una Buona Stella' supera i 10.000.000 di euro
16/03/2014

'Sotto una Buona Stella' supera i 10.000.000 di euro

'Sotto una Buona Stella' supera, sabato 15 marzo 2014, i 10.000.000 di euro. Ed è il secondo film italiano più visto nel 2014.

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14/03/2014

Il testo scritto da Carlo Verdone per Paolo Sorrentino, cittadino onorario di Roma

Io credo che sarebbe davvero facile introdurre la cerimonia di una prestigiosa onorificenza a Paolo Sorrentino lodandone lo stile e la notorietà che i suoi film, in poco più di un decennio, hanno conquistato in tutto il mondo: affermatosi come sceneggiatore dalla scrittura colta, sorprendente e romanzesca, ha imparato a filmare con un linguaggio cinematografico dinamico e complesso quanto sensuale. Il suo modo personale di costruire una scena, di dirigere gli attori - soprattutto il grande Toni Servillo che è un po' il genius loci del suo immaginario - di usare la musica e i suoni, i liquidi movimenti di macchina e il montaggio pulsante e sincopato, hanno ormai tutti i tratti caratteristici del tocco del grande autore.

Ma credo che il modo più appropriato oggi di parlare di lui è ricordare che Paolo Sorrentino rappresenta l’ultimo di una lunga serie di registi ed intellettuali che, pur non essendo romani, hanno saputo individuare e raccontare, nel corso degli anni, talvolta meglio dei romani stessi, il movimento e il paesaggio, l’anima e le atmosfere che chiunque abbia vissuto a Roma conosce bene: da Federico Fellini a Pier Paolo Pasolini, da Marco Bellocchio a Bernardo Bertolucci, da Carlo Mazzacurati a Paolo Virzì.

La nostra città vista dagli occhi di “stranieri” - ma non è questa la grandezza unica di Roma, che è la prima città dell' antichità ad aver aperto alla propria cittadinanza chiunque arrivasse da qualsiasi angolo del mondo? - stranieri che però che ne hanno captato meglio la sacralità dei luoghi, il percorso sterminato della sua storia e il cinema millenario dei suoi monumenti, la singolarità inconfondibile delle tante, infinite “piccole bellezze” che si nascondono dietro a ogni scorcio, sotto ogni nuvola, all' ombra di ogni pino, presso ogni frammento di travertino.

Si è detto nei giorni scorsi che il film di Sorrentino racconta la Roma del degrado, serva delle feste, della cafoneria, dell’ignoranza e del cattivo gusto. Mi permetto di dire, non tanto come attore che ha partecipato al film, ma come cittadino di Roma, che questa interpretazione è limitata e miope. Al contrario, credo che Sorrentino, abbia affondato lo sguardo nello spirito inesauribile di una città in cui non esistono solo scritte sui muri, buche sulle strade, parcheggi abusivi, traffico congestionato, rifiuti lasciati per strada. Sorrentino ci mostra il potenziale maestoso che questa città conserva: la Roma dei giardini secolari e delle corti silenziose, delle fontane inesauste e dei corridoi muti e misteriosi, dei crepuscoli di fuoco e delle aurore di porcellana, del nostro fiume Tevere, le cui acque continuano a fluire come gli eventi che hanno attraversato la storia di questa città. Ed infatti Sorrentino apre e chiude la sua opera cinematografica con le forme del marmo e dell' acqua, ovvero ciò che è destinato a rimanere testimone di una città che, come diceva Fellini, sembra destinata ad una infinita agonia e rinascita.

Nel corso della sua storia millenaria, Roma è morta e rinata tante volte. Data per spacciata, si è sempre mostrata più forte di chi non l’ha amata, di chi ancora oggi non ne capisce la grandezza o forse non la vuole capire. Più che della decadenza di una città infatti, il film parla della decomposizione di una società e di una idea della vita, dell' ambizione e del potere i cui tratti umani sono lo smarrimento, l' apatia e la dissolutezza, l' angoscia e il rimpianto che caratterizzano i suoi personaggi fragili ma indimenticabili che si trovano sperduti all’interno di una scenografia maestosa che contrappone la maturità alla debolezza, l’immortalità alla fugacità, la certezza al dubbio, l’importanza all’effimero.

Dunque, perché Sorrentino cittadino romano? Perché con questo affresco abissale, estatico e rutilante, che alterna frenesia a rammarico, delirio e pietà, ci ha ricordato che Roma è in grado di resistere al degrado, di essere ancora grande e bella da dimostrarsi superiore rispetto a una società che spesso la abita senza essere capace di amarla e proteggerla o curarla. Roma ha bisogno di persone che la amino davvero, e sono queste persone che possono considerarsi suoi cittadini. Che siano nate a Roma o no, non fa differenza. Sorrentino, con il suo film, ci ha trasmesso, a tutti, una devozione, uno stupore ed una passione per Roma, che forse non ricordavamo più da anni: e per questo, oggi, ne diventa un suo illustre cittadino.

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Il testo scritto da Carlo Verdone per Paolo Sorrentino, cittadino onorario di Roma
Il grande chitarrista Joe Bonamassa
13/03/2014

Il grande chitarrista Joe Bonamassa

Carlo con il grande chitarrista Joe Bonamassa, considerato il nuovo astro bel blues-rock prima di una piccola session negli uffici di Repubblica.

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04/03/2014

Riflessioni dopo l'OSCAR

Certe volte il destino ti spiazza nella vita. Per un attore di commedie forse l’ultima idea che gli può venire in mente è quella di ottenere un Oscar. “Ma quando mai!” Ed è anche molto arduo per chi fa cinema d’autore auspicare un giorno quella terrificante scalata che porta alla selezione finale.
E invece le sorprese esistono. Anche quelle più incredibili.


Difficile comprendere le reali emozioni che questo film difficile abbia trasmesso al pubblico. Chi lo ha amato profondamente e chi si è annoiato profondamente. L’unanimità non è mai esistita e mai esisterà.
Io credo che la Grande Bellezza abbia bisogno di un pubblico sensibile, in grado di stupirsi e di farsi rapire, dalle immagini potenti, mistiche, folli, azzardate ricche di profonda malinconia e psichedelia.
Sbaglia chi vede in Roma la protagonista di questo film. La vera protagonista è l’umanità di oggi: sbandata, immorale, folle e profondamente sola. E Roma è solo una grande scenografia di questo cimitero monumentale in cui anime in pena si trascinano stancamente da un luogo all’altro.
E’ un film profondamente nostalgico, dove il ricordo di epoche piene di ideali rende questa città sontuosa, unica nella sua bellezza. Una bellezza oggi sfregiata da una sciatteria disarmante. Una città abbandonata da chi doveva decidere e non ha deciso. Da chi doveva operare per il bene comune e ha operato solo per il proprio bene. Da chi doveva preservarla dal perenne saccheggio ed è stato anche lui complice di abominevoli rapine. Il film non lo dice perché ne mostra immagini metafisiche, senza auto e senza gente. Ma nel percorso notturno di Sorrentino c’è una forte nostalgia per il passato e un forte disprezzo per il presente. Ma nonostante tutto Roma è ben più forte della fragile umanità che neanche si accorge più di lei. E tutti noi, nei nostri ruoli, abbiamo ben interpretato la debolezza e la confusione di questo periodo storico privo di ideali, di dignità e di virtù.

Molti mi chiedono cosa si prova ad aver fatto parte di un cast che ha vinto l’Oscar. Rispondo che è un’emozione forte per mezza giornata. Un miracolo assolutamente inaspettato. Ma dopo un po’ il tuo pensiero va al bene che può fare questo riconoscimento all’intero cinema italiano. Ci sarà più coraggio? Ci sarà più azzardo nel mettere alla prova nuovi autori? Ci sarà un piccolo risveglio verso la qualità? Questa è la considerazione più sincera che fai dopo un simile evento. Le altre non hanno più molto senso.

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Riflessioni dopo l'OSCAR
Riflessioni di Carlo sul suo ultimo film 'Sotto una buona stella'
21/02/2014

Riflessioni di Carlo sul suo ultimo film 'Sotto una buona stella'

Ho impiegato un anno per concepire questo mio ultimo lavoro cinematografico dal titolo “Sotto Una Buona Stella”. Un anno per individuare un soggetto è senz’altro un tempo lungo. Ma c’è stato qualcosa che mi ha messo in crisi come “pedinatore di italiani”, come osservatore minuzioso del tempo, del costume, dei tic, delle fragilità che ci appartengono: la constatazione che c’era ben poco da ridere. Non sono affatto tempi facili per la Commedia raccontare una realtà confusa, depressa nelle incertezze sul futuro dei nostri figli , nella precarietà del lavoro di tanti padri e nell’affanno di tante madri. L’ assenza di un’etica forte negli ultimi decenni, la disintegrazione della famiglia tradizionale, la penuria di uomini al comando pieni di virtù, hanno reso assai ardua l’osservazione ironica di tante sfumature della vita odierna. E spesso mi sono chiesto (in un momento di pessimismo) se avesse ancora un senso fare commedie.

Poi ho riflettuto all’immediato dopoguerra e a tanti altri momenti complessi di questo Paese, constatando che i nostri grandi padri della commedia hanno forse dato i maggiori risultati in tempi difficili, raccontando “vite difficili”. Superando con efficace ironia, coraggio e tagliente critica di costume quegli anni così complessi. Noi ,oggi, abbiamo un problemino in più rispetto a loro: che spesso la realtà supera ampiamente la nostra creatività di commediografi. L’assenza di stupore, la totale omologazione di tutti, la mitomania, sembrano essere le connotazioni più evidenti di questi tempi che viviamo. Ed ecco che tutto diventa più complesso. O rischi di essere troppo serio o troppo superficiale. E cercare un delicato senso della misura nel raccontare questa realtà in commedie diventa un’autentica sfida.

Io non saprei concepire un film senza basarmi sulla realtà che osservo. Non ne sarei capace. E allora, visto che amo ancora questo lavoro, con pazienza certosina ho individuato un tema che mi stava a cuore: la difficoltà di un padre (assente e superficiale) di relazionarsi con i propri figli. Uno scontro generazionale faticoso dove padre e figli parlano linguaggi diversi. Un padre allontanatosi da casa quando i figli erano ancora piccoli e che, con la morte della moglie e un improvviso rovescio finanziario, li dovrà ora accogliere nella sua casa . Tensioni, insofferenza, distanza, sembrano regnare tra loro. Ma l’arrivo di una misteriosa inquilina ,anch’essa piena di problemi personali e professionali (facendo suo malgrado la “tagliatrice di teste”) li aiuterà ,grazie alla sua amabilità e sensibilità, a ricomporre quel mosaico famigliare così frantumato.

Cosa c’è in questo film che tanto successo sta avendo in tutta Italia? Il coraggio di raccontare emergenze e debolezze della nostra epoca. In primis un futuro senza orizzonti per i nostri ragazzi. E un senso di solitudine che reclama un abbraccio forte da parte di qualcuno pronto ad aiutarti. Una ricerca di forte solidarietà, di amore. Sembrerebbero temi da film non di commedia. Ma la commedia o racconta con efficacia anche la realtà che viviamo, nelle sue emergenze, o non ha alcun valore. Insomma, leggerezza e riflessione. Mi ci sono impegnato. E ce l’ho fatta. Ai miei colleghi, molti di loro bravissimi, auguro di raccontare senza paura le nostre fragilità. Unendo il sorriso a temi seri. Pensando non a quanta gente entrerà nelle sale ma a come uscirà.

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09/02/2014

Presentazione ufficiale del film

Il 10 febbraio alle ore 11 nella prestigiosa location dell'Hotel Vesuvio ci sarà la presentazione ufficiale del film 'Sotto una buona stella', il giorno 12 febbraio ci sarà la conferenza stampa a Roma e il giorno 13 febbraio sarà proiettato nelle sale cinematografiche italiane.

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Presentazione ufficiale del film